In vista dell’inaugurazione prevista per domani, vi presentiamo brevemente la nuova veste dell’ex Asilo San Martino di via Manzoni, pronto ad ospitare oggi un vasto range di attività dedicate ai minori.

Acquistato nel 2011 dall’Ente San Martino – Onlus, l’ex scuola materna in evidente stato di abbandono è stata presa in carico da Patrimonio del Trentino che ne ha curato la progettazione, demolizione e ricostruzione al fine di permettere e rispettare la sua destinazione d’uso: creare un centro diurno di aggregazione per minori.

Già in fase di acquisizione, la Provincia Autonoma di Trento aveva individuato quello che ne sarebbe divenuto il futuro gestore: l’Associazione Provinciale per i Minori (APPM), al fine di rendere l’immobile disponibile per le attività descritte e vincolanti per l’edificio stesso.

La destinazione dell’immobile ha determinato così, in fase di progettazione e costruzione, la creazione di ambienti finalizzati all’accesso da parte di utenti esterni alla struttura, disponendo appunto di un centro diurno e di aggregazione per minori, oltre alla nuova sede della APPM, due sale per la musica ed una sala conferenze in grado di ospitare fino a 70 persone.

Nel 2013 si è conclusa la progettazione preliminare, per proseguire poi con l’indizione della gara nel 2014, con progetto a cura di Trentino Progetti. A completamento dell’iter di assegnazione, nel 2017 si è dato inizio ai lavori.

L’edificio, portato a termine dall’ATI composta da Mubre, AP Elettrica e Mieci, sotto la supervisione della Direzione lavori affidata allo studio SAITRE, è una struttura realizzata in legno di classe energetica A+.

Le tecniche costruttive impiegate hanno inoltre permesso di ottenere il certificato LEED SILVER, quale protocollo di riferimento americano riguardante la sostenibilità ambientale degli edifici, oltre ad un riconoscimento noto come ARCA, ovvero un protocollo Trentino per la certificazione della sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici in legno.

Il completamento del percorso, iniziato oltre 10 anni fa, raggiunto con la consegna dell’immobile in locazione alla Provincia autonoma di Trento che lo renderà disponibile ad APPM.

Un edificio in grado di fornire un servizio, nell’ambito della responsabilità sociale, all’intera Provincia.